Skip to content
Frati Vigevano
  • Home
  • Frati
    • Liturgia
    • Catechesi
    • Carità
    • Proposte per i giovani
    • Gite, Pellegrinaggi, Eventi
  • Gifra
    • Centri Estivi
    • Festa di Sant’Antonio
    • Adesione a NOI
  • OFS
  • Teatro
    • Compagnia Gifra
    • Eventi
    • Info teatro
  • Chi Siamo
  • Search Icon
Alla scoperta dei santuari diocesani

Alla scoperta dei santuari diocesani

27 Novembre 2014

Santuari diocesani. Anche nella diocesi di Vigevano esistono diversi santuari che attestano la devozione mariana. Il penultimo appuntamento con la catechesi autunnale del lunedì riporta il Gifra all’interno del proprio territorio grazie all’intervento di don Stefano Cerri, parroco di Scaldasole ed ex parroco di San Cristoforo in San Pietro Martire. L’attenzione del relatore è stata rivolta ai santuari di Casaletto a Valle, della Bozzola a Garlasco, di Pompei e dell’Immacolata a Vigevano, con l’aggiunta delle chiese della Madonna Addolorata e della Madonna della Neve sempre a Vigevano. «La devozione a Casaletto – ha spiegato – non è frutto di un miracolo, ma di un ritrovamento. C’era un’immagine della Madonna nella chiesa di Moncalvo che era stata rovinata accidentalmente da un badilante, il quale le aveva levato un occhio con un colpo. Da quell’incidente era nata una forma di devozione, ma poi l’immagine era sparita ed è stata ritrovata nella zona di Valle, dove è stato costruito il santuario. Non è un fatto verificato, ma un’occasione, una circostanza esteriore. C’è molto di opinabile e così anche sulla Bozzola: Maria, una ragazza tredicenne sorda o cieca – non si capisce bene – sarebbe stata guarita da un’immagine della Madonna poi trasportata nel luogo dove è sorto il santuario». Più legato alla devozione dell’uomo la storia dei santuari e delle chiese vigevanesi: il santuario della Madonna di Pompei fu fortemente voluto da don Ambrogio Ceriotti, fondatore anche del Pio istituto derelitti, come ex voto per la guarigione da una malattia. L’allora vescovo monsignor Pietro Berruti dapprima ne ostacolò la costruzione, arrivando a togliere i paramenti sacri al sacerdote, quindi dopo l’intervento della Santa Sede la fece procedere sino all’inaugurazione del maggio 1926, un anno dopo la morte di don Ceriotti, raffigurato nella statua nel piazzale dell’edificio. Il santuario della Madonna Immacolata è grosso modo coevo a quello di Pompei e fu edificato sempre su mandato di mons. Berruti, «ma dietro – ha precisato don Cerri – c’è il pensiero di padre Pianzola, che stava ideando in quel periodo la catechesi per gli ultimi, nei cascinali». Le altre due chiese sono legate alle due confraternite che le costruirono: «Si occupavano – ha argomentato il sacerdote – di confraternite che si occupavano della catechesi dei bambini e delle pie sepolture, pagando le bare per i più poveri. Come vedete gli interlocutori della Vergine sono sempre gli ultimi, gli umili, il popolo che Cristo amava di più».

Devozione mariana. Parallelamente a questo excursus locale, don Cerri ha allargato il discorso alla devozione mariana tout court. «La chiesa permette nella fede qualche espressione di spontaneità o ci obbliga a una rigida celebrazione domenicale e a rigidi riti? Non dobbiamo pensare che nei santuari ci vadano solo le persone con tasso di emozionabilità più alto del normale. Anche se fosse, sarebbe un limite o una risorsa? Emozionarsi è un limite o una ricchezza? L’emozione è una risorsa e la chiesa, senza esprimerlo nelle dichiarazioni teologiche, ha sempre lasciato uno spazio a questo aspetto emotivo che non deve temere di essere difettoso perché è intuizione e slancio. Prendiamo solo il campo dell’arte: se l’artista non avesse l’emozione resterebbe immoto. La Chiesa si serve della ragione per esprimere la Fede: una forte devozione mariana non obbedisce a questo, non perché irrazionale, ma perché segue un suo percorso diverso». Per questo motivo le apparizioni non sono dogma: «Le apparizioni – ha spiegato il relatore – sono opinabili. E, andando a fondo, a essere opinabile non è il dogma, ma può esserlo il luogo, il tempo, il soggetto. Ho citato le nozze di Cana: la Madonna dice “fate quello che vi dirà”, fidatevi di lui. Il non opinabile è lui, il Cristo. In ogni santuario è Maria che ci apre la porta, ma poi si discosta e fa un passo indietro perché è il cristo che dobbiamo ascoltare». Per questo nei suoi messaggi non aggiunge niente alla Rivelazione, che è compiuta in Gesù, ma si preoccupa di questioni più contingenti. «I grandi studiosi, come il teologo René Laurentin – primo teologo citato in sei incontri di catechesi, ndr – dicono che ogni messaggio è chiaro e ha come riferimento l’oggi. A Lourdes c’è l’immediatezza del tempo: la Madonna conferma la difficoltosa proclamazione dell’immacolata concezione. C’era un settore di teologi che non era convinto della proclamazione di questo dogma ed ecco che la Madonna dice in patois “Io sono l’Immacolata Concezione”. Maria sovente annuncia qualche castigo, ma non si tratta di allarmismo. E’ vigilanza: la Madonna chiede vigilanza, parla della fine del mondo non per fare catastrofismo, ma per prepararci. San Giovanni nell’Apocalisse ha fatto catastrofismo? No, ha preparato gli uditori a quello che San Paolo ha spiegato. La Vergine sfida sempre il presente, l’arroganza e l’alterigia di coloro che credono di avere la ragione del razionalismo».


Gruppo Base

Post navigation

PREVIOUS
Il mistero di Ghiaie di Bonate
NEXT
Cercare la verità – incontro superiori

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Avvisi

Centri Estivi GIFRA 2025 (FRATELLI TUTTI)

Erasmus in Gaza

Trasmissioni in diretta

Community WhatsApp

Mensa dei poveri

Tutti i giorni 30 ospiti si ritrovano a consumare il pranzo in un ambiente famigliare.
Anche tu puoi sostenerci nei seguenti modi:

-- attraverso donazione di generi alimentari a lunga conservazione
(Telefonare ai frati al 0381 82268 per accordare la consegna)

-- facendo una donazione tramite bonifico:
IBAN: IT 95 O 02008 23000 00000 4024904

Hello Summer

Volontariato in Africa

RSS Vangelo Del Giorno

  • Lunedì 30 Giugno : Libro della Genesi 18,16-33.
    Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l'ho scelto, perché […]

Raccolta dei vari eventi trascorsi

Link Consigliati

  • Frati Minori Cappuccini Lombardia
  • Frati Cappuccini del Piemonte
  • Convento di Monterosso al Mare
  • Fraternità di Romena
  • La comunità di Taizé
  • Centenari Francescani

Orari delle Messe

Feriale: ore 7.00, 9.00, 18.15
Domenica: ore 9.00, 10.30, 11.30, 18.15

Orari Confessioni

Da lunedi a sabato 9.30-11.30 e 15.00-17.30

SSeguici sui nostri social o inviaci una mail::

Seguici sui nostri social o inviaci una mail:

Facebook
Facebook
Instagram
Instagram
WhatsApp
WhatsApp
Email
Gmail
YouTube
Gi-Fra
YouTube
OFS
Frase Quotidiana da Taizé
Meditazione Quotidiana
Data
Caricamento...
© 2025   Frati Cappuccini Vigevano. All Rights Reserved.