800 anni de “Il cantico delle Creature”
Venerdì 28 Novembre, alle ore 21, celebreremo la ricorrenza con una momento di preghiera, ascolto e canti nel segno del poverello di Assisi.
Nell’anno in cui si ricorda l’ottavo centenario della composizione, una riflessione sul testo di san Francesco e sulla sua capacità di rispondere all’odierna idolatria consumistica. «È un invito a riscoprire che tutto è dono»
Quest’anno, all’interno del percorso dedicato ai Centenari francescani che preparano nell’ottavo centenario della morte del santo di Assisi (nel 2023 sono stati ricordati la Regola bollata e il presepe di Greccio, nel 2024 le stigmate) celebriamo la composizione del Cantico delle creature (o di Frate Sole).
Il Cantico è considerato il primo testo poetico in volgare italiano, ma il suo valore trascende la letteratura per toccare corde più profonde. È una preghiera, un inno alla vita, alla fraternità cosmica, un atto di lode a Dio attraverso l’intero Creato, vissuto non come oggetto da usare ma come dono da accogliere. Proprio per questa sua struttura relazionale, il Cantico – a ben guardare – si offre oggi come un manifesto contro l’idolatria contemporanea, che si esprime nella logica del possesso, del denaro, del consumo e del dominio.
