Tre giorni con i Missionari Cappuccini
Venerdì 4 Aprile, ore 18,30
Incontro con i giovani che andranno a Capo Verde
Sabato 5 Aprile, ore 15,00
I missionari animeranno il catechismo
Sabato 5 Aprile, ore 21
“Giro pizza con i frati” per giovani e giovanissimi alla pizzeria Coach in corso Cavour 105 Vigevano.
Costo 10€: Prenotare entro 3 Aprile
Whatsapp 339 4922360
fra Giuseppe
Domenica 6 Aprile,
i frati saranno presenti alle Messe alle ore 9,00 10,30 11.30 18,15
con possibilità di acquistare Uova Pasquali Solidali
Quaresima di preghiera
Carlo Acutis, santo a 15 anni
Carlo nacque a Londra, il 3 maggio 1991. Visse a Milano, ma trascorse lunghi periodi ad Assisi, dove respirò la spiritualità di San Francesco.
Fu molto legato alla devozione a Maria e all’Eucaristia, realizzando anche progetti informatici sui temi della fede, forte la sua esperienza di volontariato con i clochard e nelle mense dei poveri.
Colpito da una forma di leucemia fulminante, lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006, all’età di 15 anni.
I resti mortali riposano dal 6 aprile 2019 ad Assisi, nel Santuario della Spogliazione.
Il 10 ottobre 2020 è stato beatificato e verrà proclamato Santo domenica 7 settembre 2025
Alcuni studenti che hanno studiato la figura di Carlo hanno scritto queste testimonianze.
«Carlo è un grande esempio per tutti i giovani e non che utilizzano i mezzi tecnologici, mostrando loro il giusto utilizzo di questi e quanto ci si possa servire di questi sempre più potenti mezzi per perseguire nobili scopi. E allora chi più adatto di Carlo per essere il “patrono del web”, a guardare dall’alto questo, ormai non più nuovo, ma comunque misterioso mondo e ad illuminare tutti coloro che lo frequentano».
«Il motto di Carlo Acutis era “Tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie”, frase che ha un significato straordinario. Pensando al conformismo prevalente, all’ossessione per la moda, a come le persone si adattano alla società di massa e a come siamo tormentati dalla paura di essere giudicati dagli altri, ci rendiamo conto della notevole rilevanza che hanno queste parole».
«Carlo non credeva di fare cose straordinarie, era solo convinto di seguire un modello che lo entusiasmava. Questo modo di vivere lo proponeva agli altri, senza imporre nulla; il suo esempio, senza che nemmeno se ne accorgesse – e l’intensità della sua sequela di Gesù – generavano un effetto a cascata sugli altri, che ne rimanevano stupiti: il profumo di santità era già nell’aria».
«Un ragazzo “normale”, che giocava a pallone nella piazzetta sotto casa, amava la playstation e usciva con gli amici» (…)« È proprio questo suo essere se stesso che lo rende santo. Vorrei arrivare a una conclusione dicendo che Carlo è il tipico “santo della porta accanto”, come viene definito da Papa Francesco.
Io sono d’accordo con quanto dice Papa Francesco: Carlo è il santo della porta accanto perché è santo nella sua ordinarietà, nel quotidiano. Carlo elargisce il bene tutti i giorni vivendo la sua vita come un ragazzo normale. Ora lo immagino mentre con le sue sneakers, la sua felpa e i suoi jeans passeggia sorridendo in paradiso, ma mi piace ricordare che quelle stesse sneakers hanno camminato sulla terra, lasciando un segno nella quotidianità delle sue giornate».
Il nostro altare quaresimale, dedicato a Carlo Acutis, resterà disponibile anche dopo Pasqua per sostare in preghiera
Angeli invisibili
Mi chiamo Edoardo e, all’inizio di Marzo, ho avuto l’opportunità di partecipare ad una missione umanitaria in Africa, precisamente in Benin con l’associazione vigevanese Mama Yovò. Questa Associazione che da anni opera anche in Uganda, è impegnata in progetti di supporto alle famiglie e ai bambini più fragili.
Tra i vari progetti Mama Yovò offre sostegno a scuole, orfanatrofi e centri per bambini non-vedenti e sordomuti.
L’esperienza è stata un incontro con realtà emotivamente forti. In ogni scuola, orfanatrofio, villaggio, i bambini aspettavano con grande attesa l’arrivo di Mama Yovò, consapevoli che, per un po’ di tempo, avranno accesso a pasti e a indumenti donati; tutto ciò viene consegnato personalmente a ciascun bambino durante le visite nei vari luoghi.
Un’altra esperienza particolarmente toccante è stata quella al centro per ragazzi non vedenti, dove, oltre a riso e indumenti, sono stati distribuiti bastoni funzionali ad agevolare il rivelamento di eventuali ostacoli.
I bambini ci hanno convolto nella loro quotidianità con un affetto immenso: i loro abbracci spontanei e intensi, ci hanno trasmesso un’emozione indescrivibile.
L’atmosfera al centro sordomuti è stata altrettanto commovente: in una piccola stanza, si respirava una grande gratitudine per il poco, ma prezioso contributo che riuscivamo a donare.
Uno degli insegnamenti più significativi e indimenticabili, è l’umiltà con la quale questi bambini hanno accolto i nostri doni, mostrando cenni di grande riconoscenza. Sono veri e propri piccoli angeli, e sono profondamente grato al Signore per averli incontrati.
Mi rivolgo a voi, bambini: grazie perché, nella vostra semplicità, avete saputo farmi crescere interiormente e mi avete donato un grandissimo amore nel cuore. Voi che siete piccoli e indifesi, angeli invisibili agli occhi di un mondo, economicamente evoluto, ma povero di amore, carità, tenerezza e solidarietà; tutte qualità che voi con il sorriso sul volto, donate con estrema naturalezza.
Grazie a Mama Yovò, non vi lasceremo mai più soli. Finchè ci saranno famiglie e cittadini che abbracceranno questo nobile e umano sostegno, anche attraverso adozioni mirate per garantire supporto scolastico e pasti quotidiani, possiamo contribuire a formare una “piccola goccia” che, insieme ad altre, potrà diventare un oceano di solidarietà.
Questa esperienza è talmente entrata dentro di me, che ho già deciso di ripeterla, però insieme alla mia amata moglie Elena.
Marzo 2025
Edoardo